giovedì, gennaio 12, 2006

Pensavate di esservi liberati di me, eh? Invece no. Le gioie del rincasare dopo un bel viaggio sono indiscutibili, ma in questo momento dovreste tutti invidiarmi perchè sto provando qualcosa di ben più emozionante: la felicità che ti dona un male oscuro coi seguenti sintomi
- ti svegli verso le 9, stai benissimo
- verso le 10.30 cominci ad avvertire una strana sensazione all'arcata sopraccigliare destra
- entro le 13 la sensazione si è tramutata in un deciso e pulsante dolore
- alle 15.30 ti stai ormai chiedendo se non sia il caso di tagliarti la testa per eliminare il dolore alla radice
Dopodichè: Nimesulide, e la vita ti sorride! L'antiinfiammatorio rincoglionisce ma almeno il dolore va scemando. Stai bene finchè noin vai a dormire, fiducioso che l'indomani tutto andrà per il meglio. Invece no: il ciclo ricomincia da capo. A questo punto sorge spontanea una domanda per noi teologi: come si fa a credere in Dio se poi quest'ultimo ti assilla con una cosa simile? O non esiste o è un sadico maledetto!
Ma non finsce qui. Ieri ho passato "Un giorno in pretura"! E finalmente ho provato l'ebrezza di sedere al banco degli imputati e di farmi interrogare. Peccato però, il PM non mi ha chiesto niente. Non hanno capito con chi avevano a che fare. Comunque sono moderatamente ottimista: posso sempre chiedere l'applicazione del legittimo sospetto (il giudice è un ex di mia nonna, che lo ha lasciato in gioventù. Lui non se ne è mai fatto una ragione), e poi Silvio mi ha detto che il paese ha la grande necessità di una depenalizzazione dell'organizzazione di manifestazione non comunicata, e che quindi questa sarà la priorità nelle ultime settimane di governo. Come dargli torto? (Se volete ragguagli sulle mie pendenze con lo stato italiano, sarò felice di inviarvi le mie memorie difensive. Tuttavia non risponderò a domande se non in presenza del mio avvocato.)

Corio (che scrive dalla facoltà, dove si è recato con grandi sacrifizi in giorno di sciopero dei treni e blocco del traffico, per incontrare un prof che per ora è alquanto sfuggente. Si farà vedere? Lo scopriremo nella prossima puntata!) (A presto, baci, abbracci, cioccolatini e auguri a chi è da augurare! Anche se un pò tardi...)

2 Commenti:

Alle 4:31 AM, Blogger [meg] ha detto...

visto che nessuno ti ha rassicurato dopo il tuo post sul mal di testa, mi sento in dovere di consolarti dicendo che ci son ben altre tecniche per farsi passare il mal di testa e non diventare un drug addicted nonche' primo contribuente del pil della byer. esempio: agopuntura, terapia alla schiena, fatti controllare i denti, reiki, shatzu, e medicina cinese. tu creda in dio o no, ci sono forze superiori al nimesulide che possono curarti!!!

in ultima istanza puoi andare da uno stregone che uccidera' un pollo e gettera' sassolini cantando per convincre lo spirito maligno che si prende giuoco della tua testa a tornare nel bosco dove e' il suo posto.

in bocca al lupo!!!

meg

 
Alle 3:09 PM, Blogger Corio ha detto...

Tsk, perchè utilizzare curiosi metodi orientaleggianti e stranamente privi di ricadute sulla salute del mio corpo quando posso semplicemente ingannare i miei centri del dolore con una sostanza che indubbiamente fa più danni del problema che risolve (e arricchisce multinazionali)? Comunque sono andato dalla dott.sa, che mi ha prescritto un antibiotico, diagnosticando una sinusite. Trattavasi però di una diagnosi alla Dr. House (non so se avete presente): il succo è "proviamo questa cura, se non funziona vuol dire che il problema non era quello". Si sospetta infatti una nevralgia. In ogni caso per ora il mal di testa se n'è ito, speriamo abbia trovato un posto migliore dove vivere...io non l'ho mai veramente amato. Però la soluzione- stregone mi avrebbe affascinato...penso che la prossima volta proverò, è una di quelle cosa da fare una volta nella vita. Del resto chi sono io per negare l'esistenza di Tukanka, il terribile Demone del mal di testa?

Corio (grazie per le rassicurazioni...pensavo di essere stato abbandonato a me stesso in un luogo di false amicizie e triste solitudine!) (E crepi il lupo! Anche se ora sembra andare tutto bene...)

 

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